Descrizione
Erba Vita Vitamina C 1000 retard
Un grammo di Vitamina C pura in una compressa.
Il nuovo integratore di Erba Vita Vitamina C 1000 consente un rilascio prolungato ottimizzato di 8 ore, in un’unica somministrazione giornaliera.
In caso di assunzione di dosi importanti di Vitamina C la quantità media effettivamente assorbita e utilizzabile dall’organismo può diminuire anche fino al 50%.
La speciale formula a rilascio crono-programmato consente un rilascio progressivo della Vitamina C, garantendone un assorbimento graduale fino a 8 ore dopo l’assunzione.
Modo d’uso
Erba Vita Vitamina C 1000 Retard si consiglia di assumere 1 compressa al giorno, al mattino, da deglutire con un bicchiere d’acqua.
Ingredienti
Vitamina C “protetta” con etilcellulosa, che aiuta a preservare l’integrità della vitamina C da fenomeni ossidativi; Rosa canina, frutto estratto secco, titolato al 70% in Vitamina C.
La vitamina C
La vitamina C (acido ascorbico) è una vitamina idrosolubile che presenta per l’uomo caratteristiche di essenzialità̀, il che significa che deve essere obbligatoriamente fornita dall’esterno: infatti gli esseri umani, come anche poche altre specie, non sono capaci di sintetizzarla autonomamente, a causa della mancanza della-Lgulono-gamma-lattone ossidasi, l’ultimo enzima della catena biosintetica che dal glucosio porta appunto all’acido ascorbico.
La vitamina C, ha un ruolo ben conosciuto nella formazione del collagene, ed una carenza in acido ascorbico- provocata generalmente da errate abitudini alimentari (diete monotone o squilibrate) – è stata invocata nel patomeccanismo di molte dermopatie. Sono ben note, ad esempio, certe conseguenze cutanee di una deficienza in vitamina C, quali alterazioni dei processi di cicatrizzazione, aggravamento di lesioni acneiche, ipercheratosi follicolare.
In particolare, coloro che assumevano dosi quotidiane di vitamina C da 50 a 300 mg hanno mostrato, nell’arco dei 10 anni, una diminuzione del 42% della mortalità̀ complessiva e del 45% della mortalità per malattie cardiovascolari (10% nelle donne), rispetto ai controlli la cui assunzione di vitamina C era al disotto delle “dosi raccomandate”.
Il massimo della considerazione se fra i ricercatori che nella mentalità̀ comune la vitamina C lo ha però ricevuto in relazione all’ipotesi di una sua azione preventiva o curativa nei confronti delle malattie da raffreddamento, come il comune raffreddore o l’influenza, ecc.
La convinzione che forti dosi di acido ascorbico possano prevenire i raffreddori o ridurne l’incidenza, oppure anche curare un raffreddore già̀ presente, data dagli anni ’40, ed è stata poi largamente diffusa e sostenuta soprattutto dal premio Nobel Linus Pauling (1-146).
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